BAGHERIA VILLA CUTO'
CAPO D'ORLANDO VILLA PICCOLO DI CALANOVELLA
CAPO D'ORLANDO VILLA PICCOLO DI CALANOVELLA
e Bagheria
Villa Cutò Bagheria
Villa Cutò fu innalzata intorno al 1700 probabilmente dal principe Baldassarre naselli; ai primi dell'800 fu acquistata dalla casata Filangeri principi di Cutò e poi venne trasmessa per disposizione testamentaria, alla famiglia Tasca di Cutò.
Palazzo Cuto' Bagheria
Palazzo Cutò ha l'ingresso dall'antica Via Consolare ed è ubicato nei pressi della stazione ferroviaria, a poca distanza da Villa San Cataldo. Il palazzo venne fatto costruire dal principe di Cutò nella prima metà del settecento. Vistose le decorazioni e i rivestimenti in marmo rosso. La sua immensa mole quadrangolare è sormontata da una vasta terrazza coperta, dalla quale il principe godeva di un suggestivo panorama e soleva assistere, con amici della nobiltà palermitana ai fuochi d'artificio del "festino" di S. Rosalia di Palermo che venivano preparati nello splendido golfo della Conca d'Oro. Il palazzo appartenne al principe Alessandro Tasca di Cutò e a sua sorella, duchessa Di Palma. Donna Giulia Trigona di S. Elia vi passò gli anni più belli della sua giovinezza. Attualmente Palazzo Cutò ospita la Biblioteca Comunale, mentre nei locali del primo piano ha sede il Museo del giocattolo.
Villa Cutò fu innalzata intorno al 1700 probabilmente dal principe Baldassarre naselli; ai primi dell'800 fu acquistata dalla casata Filangeri principi di Cutò e poi venne trasmessa per disposizione testamentaria, alla famiglia Tasca di Cutò.
Palazzo Cuto' Bagheria
Palazzo Cutò ha l'ingresso dall'antica Via Consolare ed è ubicato nei pressi della stazione ferroviaria, a poca distanza da Villa San Cataldo. Il palazzo venne fatto costruire dal principe di Cutò nella prima metà del settecento. Vistose le decorazioni e i rivestimenti in marmo rosso. La sua immensa mole quadrangolare è sormontata da una vasta terrazza coperta, dalla quale il principe godeva di un suggestivo panorama e soleva assistere, con amici della nobiltà palermitana ai fuochi d'artificio del "festino" di S. Rosalia di Palermo che venivano preparati nello splendido golfo della Conca d'Oro. Il palazzo appartenne al principe Alessandro Tasca di Cutò e a sua sorella, duchessa Di Palma. Donna Giulia Trigona di S. Elia vi passò gli anni più belli della sua giovinezza. Attualmente Palazzo Cutò ospita la Biblioteca Comunale, mentre nei locali del primo piano ha sede il Museo del giocattolo.
Villa Piccolo a Capo D'Orlando:E' situata in località Piano Porti di Capo d’Orlando, e sorge su una collinetta che domina la piana e, in lontananza, le isole Eolie. La costruzione originariamente è stata la residenza estiva dei baroni Piccolo, che dal 1932 vi si sono trasferiti da Palermo stabilmente. La nobiltà dei baroni Piccolo di Calanovella risale ai tempi delle crociate, successivamente sono stati imparentati con i Filangeri, con uno dei Vicerè di Sicilia e con i principi di Lampedusa. Giuseppe Tomasi di Lampedusa (celeberrimo autore del romanzo Il Gattopardo) era il cugino di Lucio Piccolo, poeta di fama nazionale.
Immersa in un parco naturale nel quale si è espressa ogni cura e salvaguardia della tipica flora mediterranea, oggi la Villa Piccolo è sede della fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, sorta per volontà testamentaria dal barone Casimiro Piccolo di Calanovella e dalla sorella Agata Giovanna. La fondazione è stata riconosciuta come ente morale con D.P.R. n. 201 del 27 marzo 1972.
Nel 1978, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Lucio Piccolo, è stato inaugurato il Museo. Vi si annoverano i due terzi dei beni mobili, dei preziosi e dei cimeli di famiglia. Vi sono raccolte le testimonianze della poliedrica attività dei tre fratelli Piccolo ( Lucio, Casimiro e Agata Giovanna), ossia collezioni di oggetti d’arte, dipinti, ceramiche, armi antiche, libri, stampe, documenti. E' possibile ammirare la collezione botanica di Agata Giovanna, gli acquerelli e le fotografie di Casimiro, lettere autografe di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La vita della famiglia Piccolo, riservata ma al contempo legata all'attività artistica e poetica del tempo, la fiera, costruttiva, profonda, sicilianità dei tre fratelli traspare da ogni oggetto esposto.
Immersa in un parco naturale nel quale si è espressa ogni cura e salvaguardia della tipica flora mediterranea, oggi la Villa Piccolo è sede della fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, sorta per volontà testamentaria dal barone Casimiro Piccolo di Calanovella e dalla sorella Agata Giovanna. La fondazione è stata riconosciuta come ente morale con D.P.R. n. 201 del 27 marzo 1972.
Nel 1978, in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Lucio Piccolo, è stato inaugurato il Museo. Vi si annoverano i due terzi dei beni mobili, dei preziosi e dei cimeli di famiglia. Vi sono raccolte le testimonianze della poliedrica attività dei tre fratelli Piccolo ( Lucio, Casimiro e Agata Giovanna), ossia collezioni di oggetti d’arte, dipinti, ceramiche, armi antiche, libri, stampe, documenti. E' possibile ammirare la collezione botanica di Agata Giovanna, gli acquerelli e le fotografie di Casimiro, lettere autografe di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La vita della famiglia Piccolo, riservata ma al contempo legata all'attività artistica e poetica del tempo, la fiera, costruttiva, profonda, sicilianità dei tre fratelli traspare da ogni oggetto esposto.
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